Restaurata una prima volta nel 1845 e rimodernata negli anni Novanta del secolo scorso, deve il proprio nome ad un ramo della famiglia Penone, un tempo proprietaria di mulini ove si macinava mais, castagne e segale, ormai scomparsi. Rimane oggi una macina in granito a fianco della strada poco oltre Codera ed un toponimo - Prà Mulinàt - presso le belle stalle della Corte, poco dopo il paese.
E’ suddivisa in Mulinèe alta e Mulinèe bassa, entrambi con 2 letti.
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